Metodo ticchi e trigger points

Metodo ticchi e trigger points

Lo studio sul trattamento dei trigger points secondo il metodo Ticchi deriva dal lavoro della dottoressa Travell e del dottor Simons effettuati tra gli anni 40 e gli anni 60. Tali concetti sono stati però rielaborati ed arricchiti ed attualmente risultano un’ottima strategia utilizzabile nel percorso terapeutico dei pazienti, grazie anche all’utilizzo di specifici test muscolari per identificare il trigger point primario.

Cosa sono i trigger points?
Essi sono “zone” di muscolatura o fascia dense e che provocano dolore alla palpazione che comportano quindi una condizione di continua contrazione patologica.
Il dolore si focalizza in un punto, detto appunto trigger, ma può coinvolgere anche zone limitrofe.
Quando si preme sui trigger points, molte persone non sentono dolore o fastidio. A volte invece essi risultano molto sensibili e si percepisce dolore nelle aree in cui hanno i trigger points.

Le cause possono essere varie:  un infortunio, mancanza di esercizio, cattiva postura prolungata e attività lavorative/ricreative che causano stress ripetitivo.

All’interno del trattamento dei trigger points abbiamo diversi approcci come quello manuale, il massaggio e macchinari quali laser, tens e tecarterapia.